Maggio della Musica: un viaggio tra classica, jazz e anniversari
Presentata a Napoli nella cornice della Galleria Navarra Rossopomodoro, l’edizione 2025 del Maggio della Musica.
In un mercato, quello musicale, che espone il fruitore al rischio di rimanere sin anche disorientato di fronte a un’offerta spesso frammentaria e poco riconoscibile, l’associazione “Maggio della Musica”, presieduta da Luigia Baratti, si è ritagliata un proprio spazio a partire dal 1997 muovendosi in ambito cameristico classico ma non rinunciando, specialmente da qualche stagione a questa parte, a sperimentare nuove forme di espressione; con risultati lusinghieri, va detto, a giudicare dal deciso incremento di presenze fatto registrare nell’ultimo triennio di attività.
Sono venticinque i concerti che formano la stagione 2025, disegnata dal direttore artistico Stefano Valanzuolo, e sessanta gli ospiti italiani e stranieri coinvolti.
Si comincia il prossimo 23 aprile per andare avanti fino al 19 dicembre. La sala veranda di Villa Pignatelli, punto di riferimento della vita musicale napoletana, sarà nuovamente, più ancora che in passato, sede privilegiata della manifestazione, ospitando – tra concerti serali, pomeridiani e matinée – venti dei venticinque appuntamenti in locandina.
Gli altri cinque, invece, prenderanno forma nel Museo Darwin-Dohrn, rafforzando la collaborazione tra il “Maggio della Musica” e la storica Stazione zoologica con sede in Villa Comunale (l’Acquario, per i napoletani).
Ancora una volta, le scelte artistiche vanno nel segno di una proposta che risulti non sovrapponibile ad altre già presenti sul territorio, allo scopo di poter offrire un’offerta musicale integrata a beneficio del pubblico. L’originalità cui aspira la stagione 2025 del “Maggio della Musica” rimanda ai contenuti dei concerti e ai nomi dei protagonisti, questi ultimi scelti in modo da alternare volti nuovi a presenze già consolidate; il fascino della scoperta, cioè, al piacere rassicurante del ritrovarsi.
Ma è anche significativo come la definizione stessa di date e orari dei concerti avvenga, per quanto possibile, nel rispetto della programmazione fissata dalle maggiori istituzioni cittadine e, di conseguenza, dei potenziali fruitori.
“L’Associazione Maggio della Musica che presiedo, cerca di porsi sempre nuovi obiettivi – dichiara Gina Baratti – Quest’anno abbiamo voluto rafforzare la collaborazione, avviata nella scorsa stagione, con il Museo Darwin-Dohrn risultata molto gradita ai nostri abbonati. Senza tralasciare, ma intensificando sempre di più, il nostro rapporto con Villa Pignatelli che accompagna il Maggio dalla prima edizione”.
“La diffusione capillare di notizie, video e file audio in rete – osserva il direttore artistico Stefano Valanzuolo – da un lato sottrae un pizzico di fascino al rito dell’ascolto dal vivo, rendendo accessibile i contenuti di molte performance comodamente da casa; dall’altro, però, amplia il raggio della conoscenza e degli interessi dello spettatore.
All’operatore culturale, dunque, spetta il compito di assecondare questi diversi stimoli, immaginando nuove forme di comunicazione, coinvolgendo artisti emergenti, favorendo un corto circuito tra stili e categorie di pubblico tradizionalmente distanti. Senza esagerare, si capisce, e in ragione delle risorse a disposizione, ma potendo contare sul potere di seduzione della performance live, che è ineguagliabile.
Da queste premesse nasce la programmazione militante del “Maggio della Musica”, musicalmente densa di contenuti, garantita nella resa da artisti di totale affidabilità, vivacizzata da nomi nuovi o poco familiari alla platea cittadina e da qualche piccolo esperimento di stile. Formule così articolate possono funzionare anche senza superstar”.
La sezione primaverile, inaugurata dal formidabile duo formato dal violinista Domenico Nordio con il violoncellista Francesco Dillon, esibisce subito alcune delle caratteristiche portanti dell’intera stagione.
L’attenzione agli anniversari dell’anno in corso, ad esempio, è dichiarata già a partire dal concerto che Fabrizio Bosso e Julian Mazzariello dedicheranno a Pino Daniele: un progetto – “Il cielo è pieno di stelle” – fino a oggi mai proposto a Napoli.
Tornando al capitolo degli anniversari, va segnalata la piccola maratona pianistica che in ottobre il “Maggio” allestirà in ricordo di Aldo Ciccolini e poi il ricordo di Shostakovich.
Ai giovani o giovanissimi musicisti la stagione 2025 rivolge, come sempre, attenzione speciale. Debutta a Napoli, per esempio, Giovanni Bertolazzi, pianista ad alta vocazione lisztiana, lanciato a pieno titolo sulla ribalta internazionale.
Non possiamo dimenticare, a proposito di giovani, il contest “Maggio del Pianoforte”, che anche quest’anno affiderà al pubblico il compito di scegliere il vincitore tra quattro solisti under 28: sono Paolo Ehrenheim, Luca Celegato, Simone Librale, Yura Okawa e tutti si presentano con programmi belli e complessi.
Il vincitore dell’edizione 2024, Giancarlo Grande, intanto si esibirà con un tutto Chopin non meno ardito, forte dei vari premi conquistati in Italia negli ultimi tempi.
Programma completo su: www.maggiodellamusica.it